Ha origine dall'estremità laterale del margine anteriore della clavicola (parte clavicolare),
dall'acromion (parte acromiale) e dal margine posteriore della spina della scapola, proseguendo inferiormente e distalmente
sull'omero su cui prende inserzione con un robusto tendine a livello della tuberosità deltoidea.
Muscolo abduttore e elevatore , partecipa alla rotazione del braccio.
Deltoide anteriore : flette il braccio in orizzontale ,eleva fino a 180 gradi , partecipa alla intrarotazione del braccio.
Deltoide posteriore: estende o abbassa il braccio in orizzontale, adduce retropone .
Muscolo sovraspinato
Muscolo sovraspinato
Ha origine nella fossa sovraspinata si inserisce alla faccetta superiore del
tubercolo maggiore dell'omero.
Abduce l'omero , flessore del braccio(apertura laterale, stabilizza la testa dell'omero)
Muscolo sottospinato
Muscolo sottospinato
Ha origine nella fossa sovraspinata(la parte che è divisa dalla protuberanza ossea posteriore della scapola),
inserisce sulla tuberosià dell'omero(trochite)
Rotatore esterno dell'omero , estensore in orizzontale del braccio.
Muscolo piccolo rotondo
Muscolo piccolo rotondo
Ha origine dalla faccia posteriore e dal margine laterale della scapola ,
si inserisce sulla faccetta inferiore della grande tuberosità dell'omero.
In sinergia col muscolo sottospinato contribuisce alla rotazione esterna dell'omero.
Favorisce la coesione dei capi articolari della spalla.
Muscolo trapezio
Muscolo trapezio
Ha origine dal terzo mediale della linea nucale superiore, dalla protuberanza occipitale
esterna, dal legamento nucale e dai processi spinosi della settima vertebra cervicale e da tutte le vertebre toraciche e ha
inserzione al terzo laterale del margine posteriore della clavicola, al margine mediale dell'acromion e alla spina della
scapola.
Serve ad addurre e estendere esteriormente la scapola.
Estende la testa ruotandola verso il lato opposto. Estende, ruota, inclina
lateralmente la testa e la colonna cervicale.
Partecipa indirettamente alla flessione e abduzione del braccio elevando
la scapola da circa 60 ° in poi.
Composto da tre fasci ascendente,trasverso,discendente viene considerato un ricettacolo di tensioni,
fodamentale dunque trattarlo per dare sollievo .
Muscolo frontale
Serve a proteggere l'occhio da liquidi e pulviscolo.
viene trattata,con delicato massaggio, la parte sotto l'occhio per rimuovere i ristagni liquidi responsabile delle
volgarmente chiamate "occhiaie".
Muscolo frontale
Il muscolo frontale ha origine dal margine anteriore della galea e si porta
anteriormente e in basso per inserirsi alla faccia profonda della cute in corrispondenza del sopracciglio, della glabella
e della parte superiore del dorso del naso esso contraendosi sposta in avanti il cuoio capelluto e corruga la fronte.
Un micromassaggio eseguito con azione circolatoria-pressoria coi polpastrelli delle dita contirbuisce al relax.
Muscolo temporale
L'azione del muscolo temporale eleva la mandibola e la sposta posteriormente
si trova nella fossa temporale e ha forma triangolare.
Le frequenti involontarie contarzioni(specialmente nei soggetti afflitti da bruxismo) determinamo determinano tensioni
che rendono anche dolorosa la masticazione.
Generalmente viene trattato con un completo massaggio viso.
Muscoli del collo
-platisma
-sternocleidomastoideo
-muscoli scaleni
I muscoli del collo si distinguono in posteriori, anteriori e laterali.
.
I muscoli laterali sono identificabili in muscolo platisma, il muscolo sternocleidomastoideo e i muscoli scaleni.
Muscolo sternocleidimastoideo
Muscolo sternocleidimastoideo
composto da 4 capi
il cleido-occipitale che ricopre la maggior parte del cleido-mastoideo e la cui inserzione si spinge lontano
posteriormente sulla linea curva dell'occipite;
lo sterno-occipitale
lo sterno-mastoideo, questi ultimi due hanno inserzione per mezzo di un tendine comune sul bordo superiore
del manubrio sternale. Lo sterno occipitale va a raggiungere le inserzioni del cleido-occipitale sulla linea
curva superiore; quanto allo sterno-mastoideo, si fissa sul bordo superiore e quello anteriore dell'apofisi mastoidea.
Lungo il suo decorso il ventre del muscolo va a ricoprire il fascio vascolonervoso del collo, proteggendolo,
e passa in uno sdoppiamento della lamina superficiale della fascia cervicale
La sua contrazione permette di roteare la testa dalla parte opposta a quella della sua contrazione ,
l'inclinazione dal lato della sua contrazione e l'estensione.
Muscolo scaleno anteriore
Muscolo scaleno anteriore
Si tratta di uno dei tre muscoli scaleni, ed è il più breve di essi. Ha origine dai tubercoli anteriori
dei processi trasversi delle vertebre cervicali da C3 a C6, e si porta in basso e lateralmente per inserirsi
sulla faccia superiore della prima costa, in corrispondenza del tubercolo per il muscolo scaleno .
Lo scaleno anteriore se contratto, solleva
la prima costa e funge da muscolo inspiratorio oppure, prendendo punto fisso sulla costa, inclina la colonna dal
proprio lato e la ruota dall'altro.
Patologia
Lo scaleno anteriore è coinvolto nella sindrome dello stretto toracico
Muscolo scaleno medio
Muscolo scaleno medio
Si tratta di uno dei tre muscoli scaleni, ed è il più largo e più lungo di essi. Origina tra il tubercolo
anteriore e quello posteriore dei processi trasversi delle vertebre cervicali (dalla seconda alla settima,
ma talvolta anche dall'atlante) e si inserisce sulla faccia superiore della prima costa, dietro l'incisura
per l'arteria succlavia.
Anteriormente ad esso, oltre alla succlavia, passa il plesso brachiale.
Azione e innervazione
Lo scaleno medio se contratto, solleva la
prima costa e funge da muscolo inspiratorio oppure, prendendo punto fisso sulla costa, inclina la colonna dal
proprio lato e la ruota dall'altro
Muscolo scaleno posteriore
Muscolo scaleno posteriore
Origine, decorso ed inserzione
Si tratta di uno dei tre muscoli scaleni, ed è quello situato in maggiore profondità.
Ha origine dai tubercoli posteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali da C4 o C5 a C7,
e si porta in basso e lateralmente per inserirsi sulla faccia superiore della seconda costa.
Azione ed innervazione
Lo scaleno posteriore ; se contratto,
solleva la seconda costa e funge da muscolo inspiratorio oppure, prendendo punto fisso sulla costa, inclina e ruota
la colonna dal proprio lato
Muscolo platisma
Muscolo platisma
Il platisma è un ampio muscolo laminare, pari e simmetrico, situato nella regione laterale del collo.
Si tratta del residuo di un muscolo cutaneo che in altri mammiferi si estende ampiamente sul tronco, e la cui
azione sembra quella di scacciare gli insetti molesti.
Il muscolo platisma se contratto, contribuisce ad abbassare la mandibola;
assolve inoltre le funzioni di muscolo mimico stirando e corrugando la cute del collo e spostando in basso e
lateralmente la commessura labiale.
Muscolo sottoscapolare
Muscolo sottoscapolare
Muscolo che fa parte degli arti superiori,ha origine nelle creste della fossa sottoscapolare della
scapola va inserirsi nel tubercolo minore dell'omero. La sua funzione consiste nel compiere movimenti di introrotazione
e adduzione dell'omero,inoltre contribuisce a una funzione stabilizzante.
Muscolo romboide
Muscolo romboide
Piccolo romboide
Origina dalla parte inferiore del legamento nucale e dai processi spinosi della settima vertebra cervicale e della prima
vertebra toracica.
Si inserisce alla base della liscia superficie triangolare della spina della scapola, ed è solitamente separato dal grande
romboide da un sottile intervallo, ma i margini adiacenti dei due muscoli sono occasionalmente uniti.
MUSCOLO GRANDE ROMBOIDE
INSERZIONE: Margine vertebrale della scapola, della spina e dell'angolo inferiore
ORIGINE: Processi spinosi delle vertebre toraciche superiori
La loro funzione consiste nell'elevare e roteare la scapola.
Muscolo grande pettorale
Muscolo grande pettorale
Composto da tre capi
- Capo clavicolre origine nella metà mediale del margine anteriore della clavicola
- Capo sternocostale ha origine nella faccia anteriore dello sterno e dalle cartilagini costali dalla seconda alla sesta
costa
- Capo addominale ha origine nel foglietto anteriore della guaina del muscolo retto dell'addome e dall'aponeurosi del
muscolo obliquo esterno dell'addome.
Tutti e tre i capi hanno inserzione in un unico tendine posto sul labbro laterale del solco intertubulare dell'omero
La sua funzione consiste nel sollevare e abbassare l'omero , addurre l'omero sul piano orizzontale.Inoltre contribuisce
a favorire l'inspirazione profonda dilatando il torace quando l'arto è fisso
Il capo clavicolare solleva il braccio , muove il braccio medialmente e verso l'alto ,contribuisce a portare la spalla in
avanti
Il capo sterno costale addominale abbassa il braccio , muove il braccio medialmente e verso il basso e portano la spalla
indietro.
Muscolo piccolo pettorale
Muscolo piccolo pettorale
Ha origine con tre digitazioni tendinee dalla faccia esterna e dal margine posteriore della terza,
quarta e quinta costa.
Inserisce all'apice e al margine mediale del processo coracoideo della
scapola.
La sua funzione consiste nell'interuotare e abbassare la scapola(di conseguenza antepone e abbassa la spalla)
Prendendo punto fisso sulla sacpola eleva le coste avendo così funzione respiratoria in presenza di scapole
alate è consigliabile eseguire esercizi di allungamento.
Muscolo gran dentato
Muscolo gran dentato
Si distingue in tre fasci
- origina dalla prima alla decima costa e si inserisce nella parte superiore della scapola
- origina dalla seconda alla quarta e si inserisce nella parte intermedia
origina dalla quinta alla nona (e a volte decima) e si inserisce nella parte inferiore.
La sua funzione consiste nell'abdurre e ruotare esternamente la scapola oltre a farla aderire al torace
(quest'ultima azione in
accoppiamento ai muscoli romboidi e trapezio). Abbassa le scapole con i suoi fasci inferiori, le eleva con i fasci superiori
. Se preso come punto fisso eleva le coste partecipando alla inspirazione forzata (muscolo inspiratorio accessorio).
Le scapole alate e cifosi possono essere conseguenza dalla carenza di questo gruppo muscolare.
Muscolo gran dorsale
Muscolo gran dorsale
Il muscolo si suddivide in quattro parti:.
vertebrale, compresa tra la fascia lombodorsale, che si inserisce a tutte le vertebre lombari e alla cresta sacrale media,
e le ultime 6 vertebre toraciche
scapolare (incostante), origina dall'angolo inferiore del margine laterale della scapola.
iliaca, che origina dal terzo mediale del labbro esterno della cresta iliaca
costale, che origina dalle ultime quattro coste
I fasci muscolari si dirigono lateralmente e si inseriscono sul labbro posteriore del solco intertubercolare
(o solco bicipitale) dell'omero, dove si affiancano al muscolo grande rotondo.
La sua funzione consiste nell'addurre l'omero,lo estende,compie la rotazione interna del medesimo.
Inoltre,quando l'omero viene usato come punto fisso, solleva il tronco ed innalza le coste(funzione respiratoria).
Quando il bacino funge da punto fisso partecipa all'estensione del tratto dorso-lombare del rachide,
specie a braccia in elevazione.
Muscolo piriforme
Ha origine dalla faccia pelvica dell'osso sacro , per inserirsi all'estremità superiore della superficie interna del grande
trocantere del femore.
La sua funzione consiste nell'abdurre l'anca,rotazione esterna dell'anca nell'ambito dei 60 gradi,rotazione interna dopo i
60 gradi di flessione, inclina controlateralmente il bacino,lo porta in retroversione,
stabilizza l'articolazione dell'anca
essendo a contatto col nervo sciatico può, essere responsabile di problemi di sciatagia.
Muscolo quadrato dei lombi
Muscolo quadrato dei lombi
Origina su diversi punti :
dal legamento ileo lombare della cresta iliaca e da parte della
stessa cresta iliaca, dal margine inferiore della dodicesima costa e dall'apice del processo costiforme
delle prime 4 vertebre
lombari e talvolta anche da T12 , si inserisce processi costiformi delle vertebre lombari dalla prima alla quarta
la sua funzione consiste nel fissare la dodicesima costa aiutare l'espirazione,quando la pelvi si presenta rilassata
piega il tronco sul suo lato ,azione sinergica col suo collaterale per estendere il tronco.
Muscolo grande gluteo
Muscolo grande gluteo
Origina su numerosi capi:
cresta iliaca, linea glutea posteriore
(faccia dorsale dell'osso coxale), fascia toracolombare, fascia del muscolo medio gluteo (aponevrosi glutea), legamento
sacrotuberoso, superfici laterali del sacro e del coccige
Si inserisce nella tuberosità glutea del femore con un robusto tendine ,alcuni tratti si inseriscono al tratto
ileotibiale
La sua funzione consiste nell'estendere e ruotare lateralmente la coscia,
prendendo un punto fisso sul femore estende il bacino , contribuisce a mantenere la stazione eretta , alla deambulazione,
quando il ginocchio è posto in maniera flessa flette debolmente la gamba sulla coscia,quando il ginocchio è
esteso contribuisce alla fissazione dell'estensione.
Muscolo medio gluteo
Sito profondamente al grande gluteo origina su punti differenti:
dalla fascia glutea, dalla cresta iliaca, dal tratto dell'osso coxale compreso tra le linee glutee anteriore
e posteriore e dalla spina iliaca antero-superiore.
Si inserisce sulla faccia esterna del grande trocantere del femore.
La sua funzione consiste nell'abdurre la coscia con i fasci anteriori la ruota internamente, con i fasci posteriori
esternamente,la estende , la inclina,in caso di contrazione bilaterale contribuisce al mantenimento della posizione eretta.
Muscolo piccolo gluteo
Muscolo piccolo gluteo
Si presenta come il più profondo della serie dei muscoli glutei trae origine
dalla faccia dorsale dell'osso dell'anca , si inserisce margine
anteriore del grande trocantere del femore.
Muscolo retto addominale
Muscolo retto addominale
Origina su tre differenti punti Il muscolo retto ha origine in tre punti dalla faccia esterna della quinta, sesta
e settima cartilagine costale e dal processo xifoideo.Si inserisce su margine superiore del pube a mezzo di un grosso
tendine.
La sua funzione consiste nel flettere il torace sulle pelvi e viceversa abbassa le coste con funzione
espiratoria,contraendosi aumenta la pressione addominale.
Muscolo abliquo addominale esterno
Muscolo abliquo addominale esterno
Origina dai margini superiore delle facce esterne delle ultime 8 coste,
In alto si inserisce sul processo xifoideo dello sterno, in basso sulla cresta iliaca, sull'osso iliaco, sul tubercolo
pubico.
Contraendosi sulle parete addominali e sulla gabbia toracica contribuisce alla funzione respiratoria.
Muscolo obliquo addominale interno
Ha origine dal legamento inguinale, dalla spina iliaca anteriore, dalla cresta iliaca e dalla fascia
lombosacrale si inserisce
sul tubercolo pubico.
Muscolo trasverso addominale
Muscolo trasverso addominale
Si origina del terzo laterale del legamento inguinale, dai 2/3 anteriori del labbro interno della cresta
iliaca,
dalla lamina anteriore o profonda della fascia toracolombare (detta anche lombodorsale) che va dal margine superiore
della cresta iliaca alla 12ª costa, e dalla faccia interna delle ultime 6 cartilagini costali dove è in rapporto con
il diaframma. Si inserisce sulla cresta del pube e sulla cresta pettinea.
Contraendosi sulla parete addominale e sulla gabbia toracica contribuisce alla dinamica respiratoria.
Muscolo ileo psoas
Muscolo ileo psoas
Costituito da due ventri muscolari:
Il grande psoas origina dalle arcate fibrose che uniscono le superfici laterali dei corpi
delle prime quattro vertebre lombari e dell'ultima toracica,
e dai dischi intervertebrali interposti. Origina inoltre dai
processi costiformi delle prime quattro vertebre lombari, determinando così due strati, uno anteriore e uno posteriore,
tra i quali è posto il plesso lombare.
Inserisce nel piccolo trocantere del femore.
Il secondo fascio detto muscolo iliaco che ha origine dalla fossa iliaca e dall'ala del sacro.
Inserisce nel piccolo trocantere del femore.
La sua funzione flettere addurre e ruotare la coscia quando prende punto fisso sulla colonna e sul bacino;
flettere, inclinare dal proprio lato il tronco ,ruotare dal lato opposto quando prende punto fisso sul femore.
Muscolo quadricipide femorale
Muscolo quadricipide femorale
Costituito da 4 fasci retto femorale, vasto mediale, vasto laterale e vasto intermedio
Origina origine dalla spina iliaca anteriore inferiore, dalla prossimità del collo anatomico del femore
dalla parte laterale del grande trocantere e dalla parte prossimale
della faccia antero-laterale del femore
si fondono apparentemente in
un unico tendine comune che però è formato dalla sovrapposizione di tre lamine, inserito sulla rotula (patella).
Questo tendine, scendendo più in basso e inserendosi sulla tuberosità tibiale, va a formare il legamento patellare,
che rinforza la capsula articolare del ginocchio. Questo grande muscolo è uno dei più importanti per il mantenimento
della stazione eretta e per la deambulazione. Il retto femorale è un muscolo biarticolare poiché permette il movimento
di due articolazioni, la coxofemorale e il ginocchio.
Muscolo bicipide femorale
Il capo lungo origina dalla tuberosità ischiatica, con un tendine comune al muscolo semitendinoso.
Il capo breve origina
dal terzo medio del labbro laterale della linea aspra del femore. I due capi convergono in un unico tendine che si
inserisce sul condilo laterale della tibia e alla testa della fibula
La sua azione consiste nell'estendere la coscia , flettere la gamba ,
a mezzo di ginocchio flesso interuota la tibia e il perone.
Muscolo semimenbranoso
Muscolo semimenbranoso
prende origine a livello della tuberosità ischiatica per inserirsi su tre fasci diversi
-discendente: va a terminare sulla parte posteriore del condilo mediale della tibia
- ricorrente: risale verso il condilo laterale del femore formando il legamento popliteo obliquo dell'articolazione
del ginocchio
-anteriore (o tendine riflesso): termina sulla parte anteriore del condilo mediale della tibia.
Muscolo semitendinoso
Muscolo semitendinoso
Origina dalla tuberosità ischiatica e si inserisce all'epifisi prossimale della tibia.
La sua azione consiste nell'interuotare la gamba a ginocchio piegato consente al medisimo la rotazione.
Muscolo sartorio
Muscolo sartorio
Ha origine dalla spina iliaca anteriore superiore e inserzione sulla superficie mediale dell'epifisi
prossimale della tibia.
Consente l'accavallamento della gamba, la rotazione interna della tibia,
flessione della gamba,la flessione della coscia sul bacino e la rotazione esterna.
Muscolo gracile
Muscolo gracile
Origina dalla faccia anteriore della branca ischiopubica, si inserisce nella parte superiore della faccia
mediale della tibia
La sua azione consiste nell'addurre la coscia flettere e ruotare medialmente la gamba.
Muscolo soleo
Muscolo soleo
Costituito da tre fasci
mediale o gemello mediale, che ha origine dall'epicondilo e dal condilo mediale del femore, posteriormente
laterale o gemello laterale, che ha origine dall'epicondilo e dal condilo laterale del femore, posteriormente
anteriore o muscolo soleo, che ha origine sulla superficie posteriore della testa del perone e sul terzo
postero-superiore della diafisi peroneale, sulla linea poplitea della tibia e dall'arcata del soleo.
Si inserisce sulla tuberosità del calcagno nella sua
porzione posteriore.
La sua funzione consiste nel flettere medialmente il piede, flette la gamba sulla coscia.
Muscolo tibiale anteriore
Muscolo tibiale anteriore
Ha origine dalla fascia crurale dalla membrana interossea e dal condilo laterale della tibia
si inseriscesulla parte inferiore della superficie mediale del primo cuneiforme e sulla
base del primo metatarsale.
Ha i compito della flessione dorsale e all'adduzione del piede , ruota il medesimo verso l'esterno
sul suo asse longitudinale.
Muscolo tibiale poseriore
Muscolo tibiale poseriore
Ha origine dalla superficie della tibia al di sotto del muscolo soleo e della membrana interossea,
e dalla faccia mediale del
perone.Si inserisce Si inserisce con due capi, il capo superficiale sulla tuberosità dell'osso navicolare,
il capo profondo sul primo
secondo e terzo cuneiforme.
Ha la funzione dell'inversione e della flessione plantare del piede, agisce inoltre sorreggendo l'arcata plantare del piede.
Origine dei massaggi
Il massaggio ha radici molto antiche ,un arte praticata da millenni,esso è la più antica forma
di trattamento medico
anche se al giorno d'oggi,
specialmente nei centri estetici,viene ritenuto fuorviante questa definizione.
In realtà esso viene praticato per alleviare la fatica,sciogliere le tensioni alleviando coì determinate forme di
dolore,
ecco perchè prende la defionizione di"massaggio decontratturante".
I primi referti scritti risalgono al 2700 a.C ad opera dei cinesi,ma anche referti indiani,egiziani greci e romani
riportano l'uso dell'arte del massaggio.
ippocrate,il padre della medicina,lo consigliava come terapia fisica per mantenere un eccellente stato di benessere.
centro estetico IN BUONE MANI corso Lecce 38 Torino tel 011/7498586 partita iva:10466900015